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ROTOTEC Spa
POZZETTO DOSATORE
Pozzetti

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POZZETTO DOSATORE

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Disinfezione con Ipoclorito di Sodio
Il cloro possiede un’elevata reattività e capacità ossidante e si combina facilmente con le sostanze organiche e inorganiche ossidabili presenti nell’acqua; inoltre una volta aggiunto all’acqua in quantità adeguate, presenta un cloro residuo persistente nel tempo, utile nel caso in cui l’acqua reflua venga destinata al riuso, per il mantenimento nel tempo della sua capacità disinfettante (azione batteriostatica).
Come è già stato evidenziato, in tempi recenti l’impiego di quel reagente è stato messo in discussione, per l’impatto ambientale che esso comporta, legato:
• Alla presenza del cloro residuo dopo la reazione (se l’acqua clorata viene immessa in un corpo idrico ricettore, il cloro residuo è tossico per alcune specie acquatiche e per i pesci e altri organismi acquatici);
• Alla formazione di composti organoalogenati, tossici e persistenti, che si sviluppano dalla reazione al cloro (o ipoclorito), con le sostanze organiche presenti nell’acqua.
I bassi costi di questo prodotto, la sua efficacia di disinfezione e la sua potente azione ossidante, ne giustificano tutt’ora l’uso, se non altro come sistema di disinfezione di emergenza.
Il cloro può essere utilizzato sotto forma di ipoclorito di sodio (NaClO) e ipoclorito di calcio (Ca(Ocl)2), soprattutto nei piccoli impianti, per la semplicità e la sicurezza nella gestione.
I dosaggi di cloro: tempi di contatto.
Come si è già evidenziato, l’efficacia di un disinfettante, con una determinata acqua reflua, è tanto maggiore, quanto maggiore è il tempo di contatto tC, cioè quanto maggiore è la dose D applicata, intesa come prodotto dei due parametri.
Per il dimensionamento dei sistemi di clorazione per normali reflui civili e facendo riferimento ad una clorazione con cloro residuo combinato.
Sono fissati tempi di contatto minimi di 15 minuti sulla portata oraria di punta e dosaggi riportati in tabella 1.
In particolare, per tutti i trattamenti chimici di disinfezione (ad eccezione dell’ozonizzazione) è sempre opportuno prevedere una sovrabbondante capacità di dosaggio e di stoccaggio dei prodotti utilizzati (con costi supplementari in realtà normalmente modesti), salvo poi verificare e “tarare” in loco la capacità di dosaggio, in base alle effettive esigenze di esercizio.
Materiale: serbatoio di accumulo cloro da 300 lt con pompa dosatrice peristaltica regolabile.


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